Dagli UFO al mostro di Loch Ness, le assicurazioni più bizzarre del mondo anglosassone.
Chi pensa che le corde vocali di Bruce Springsteen o il lato B di Jennifer Lopez siano le cose più strane mai assicurate si sbaglia di grosso! Vediamo alcuni esempi curiosi.

1. Noci di cocco: colpevoli o innocenti?
Nel 1984 una ricerca britannica sostenne che in Papua Nuova Guinea il tasso di mortalità dovuto alla caduta delle noci di cocco fosse superiore agli attacchi di squali. Così in UK si iniziarono a stipulare delle polizze a tutela dei viaggiatori diretti verso mete esotiche. Peccato che studi successivi abbiamo dimostrato la fallacia metodologica dello studio, ripulendo la fedina penale degli innocenti frutti tropicali, al di là di ogni ragionevole dubbio.

2. S.O.S. mostro di Loch Ness
Nel 2005 un gruppo di atleti di triathlon, intimoriti dal fatto di dover svolgere una gara di nuoto nel più celebre lago scozzese, decisero di stipulare una polizza per tutelarsi dal rischio di essere attaccati da Nessie. Inutile dire che la gara si svolse senza che alcuna inquietante creatura emergesse dalle acque, per la delusione degli spettatori più piccoli.

3. Inghilterra campione del mondo? Piuttosto mi assicuro! Che tra Scozia e Inghilterra non scorra buon sangue si sa. Ma questo è il colmo: alcuni tifosi scozzesi si sono assicurati contro il rischio di depressione, nel caso in cui l’Inghilterra vincesse il campionato mondiale di calcio. Ci si domanda se il consumo di whisky c’entri qualcosa.

4. E se E.T. mi rapisse? Negli USA qualcuno ha pensato a tutelarsi contro il rischio di rapimento da parte degli alieni stipulando la polizza "Ufo Abduction Insurance". Il problema è però provare l’avvenuto rapimento per ricevere l’indennizzo. È difficile immaginare un omino verde compiacente, pronto a firmare un documento e a fornire le generalità. Ma chissà… forse, davvero, tutto è possibile!
5. Petti villosi in sicurezza Per i professionisti dello spettacolo, gli artisti e gli sportivi, il corpo è un vero e proprio asset da tutelare. È anche il caso di Tom Jones. Si vocifera che il cantante gallese abbia stipulato una polizza per tutelare l’integrità del suo vero segno distintivo, più ancora delle corde vocali: il petto villoso. Mr. Jones non ha mai confermato, ma i rumors persistono.